I genitori la accompagnano alle gare, sarà punta di diamante
Khadija Alajdi El Idrissi, figlia del presidente della moschea del quartiere torinese multietnico di San Salvario a Torino, è il nuovo splendido simbolo di integrazione vera.
L’atleta, reduce dalla vittoria della medaglia d’argento in rappresentanza del nostro Paese ai mondiali Junior di Radice, sarà la punta di diamante della nostra nazionale di canottaggio.
Il padre, anch’egli con un passato da atleta, è stato calciatore di serie B in Marocco. Uomo di fede, Said Alajdi El Idrissi, dirige la locale moschea. Si dichiara orgoglioso della figlia, e insieme alla moglie italiana, la segue in tutte le gare.
Significativa la dichiarazione di El Idrissi: “Sono orgoglioso di vederla gareggiare per l’Italia, il suo body azzurro è il simbolo dell’integrazione”.
L’atleta azzurra gareggia regolarmente senza velo. Nel quartetto azzurro femminile del 4 senza è presente anche Haoni Jiang, atleta di origini cinesi.
Khadija, 18 anni ancora da compiere, è già stata per ben due volte Campione d’Italia, ed è la capitana del suo equipaggio. Quest’anno dovrà anche fare i conti con la maturità scientifica.
Viva l’Italia, … e grazie Khadija.